Approdo al Porto Mancino

Approdo al Porto Mancino titolo post di Apriti Verona

Ci sono zone della nostra città che sanno rigenerarsi in modo insperato e inaspettato, come sta accadendo nella zona tra Porto San Pancrazio e il Pestrino attualmente al centro di apprezzabili riqualificazioni urbane, ambientali e culturali dalle quali nascono nuovi attracchi per navigatori su due ruote.

Porto Mancino Verona Girorisotto

Non lontano dalle rive dell’Adige, in via Lazzaretto 26, ci attende il Porto Mancino, una risotteria ai confini tra la città e la campagna, ma al centro di una vasta area costituita dal Parco dell’Adige Sud, coi redivivi Lazzaretto e Forte Santa Caterina, recentemente riconquistati alla fruibilità dei cittadini con festival estivi e incontri musicali.

Descrivere l’atmosfera del Porto Mancino è raccontare di un altrove situato geograficamente molto vicino al centro città benché urbanisticamente già parcheggiato in seconda periferia. Ora rappresenta il nuovo baricentro per una zona in rapida trasformazione e riorganizzazione. La cultura del parco in città sta prendendo forma anche da noi, anche se scontiamo un secolo di ritardo culturale e un altro mezzo secolo di rabbiosa cementificazione.

Porto Mancino menù del giorno

Porto Mancino è l’unica vera oasi di ristoro all’interno del parco. Durante il giorno mette a disposizione un pionieristico servizio di BIO BIKE che tra le varie possibilità, offre un veloce ed economico bio-pasto per i ciclisti che transitano in questa zona, assistenza tecnica per la bicicletta, piantine dei ciclo-circuiti, rifornimento d’acqua per borracce assetate, il sovente anelato wc, wifi libero e una provvidenziale pompa per gonfiare fiacche ruote. Molti di questi servizi sono completamente gratuiti.

Sul calar della sera, nella stagione estiva, si accende un’efficiente contraerea per combattere gli stormi di zanzare che aleggiano sulla zona del fiume, dando così la libertà di mangiare nel giardino esterno addobbato come un molo di attracco per croceristi in cerca di nuovi lidi. All’interno del locale si è accolti da una inaspettata collezione di apparecchiature elettroniche d’antan, in un mix di derivazioni ferroviarie e marittime e delle lampade carrucolate in tini di legno illumineranno la cena. Una vera passione per gli ingranaggi e le funi non risparmia neppure il bagno, dove è a disposizione una leva per effettuare il download.

Porto Mancino pan brusà

Il Porto offre una quantità impressionante di condimenti per il giro-risotto, che dal lunedì al giovedì inizia immancabilmente per tutti alle 20:45. L’ultimo censimento conta quasi 180 tipi di fantasiosi condimenti da far girare la testa per lo stesso numero di gradi, mentre 80 sono le salse a disposizione per l’antipasto, da gustare con il pane abbrustolito. Tra le combinazioni più ardite e riuscite il risotto agli agrumi, alla liquirizia e zucchine&cacao… Il riso, ça-va sans dire, è made in Isola della Scala.

Si dice che i cuochi siano stati arruolati direttamente tra i diplomati dell’Istituto d’Arte anziché dal più scontato Istituto Alberghiero, così la fantasia è libera di esprimersi con un menù veloce ma puntualmente personalizzato.

Porto Mancino Il Bianco e il Nero

I prodotti e le bevande disponibili al Porto Mancino collezionano le provenienze più ricercate dal moderno consumatore: prodotti naturali, bio, a km zero e ad energia zero. Un pot-pourri di scelte inserite sapientemente in un contesto inatteso, che rende un attracco al “Porto” un’esperienza imperdibile per i nouveaux flâneurs veronesi e i per turisti di passaggio in assaggio di una disincantata scoperta con l’originale ristorazione della nostra città. Un’atmosfera rilassata e rilassante dove l’incontro e lo scambio tra moderni navigatori e il Capitano Walter sono ingredienti base della serata.